
non ci accorgiamo che contemporaneamente ci allontaniamo da terra
e da tutto ciò che di bello solo essa comprende…

*romantica*
Guardare voli di gabbiani
raccogliere conchiglie e
pietre buttate da onde
tanto antiche
da non avere memoria.
Sorridere al sole
ora che i giorni son piccoli
e la sera arriva presto.
Adesso è già arrivata la notte
e io sono qui, a trovare pensieri tanto profondi
da non capirne il significato.
A raccogliere stelle e sognare.
Mi raggomitolo in me stessa
com’era dolce pensarti
scriverti di baci per emozionarti.
Ieri in un pub ho incontrato un’amica che non vedevo da un pò. Le ho chiesto come andavano le cose, e lei, come se non vedesse l’ora di sfogarsi con qualcuno ha cominciato a parlarmi del marito: |
"Il giorno in cui quel deficiente è diventato mio marito, era bellissimo: magro, alto, moro, maschio. Lo guardavo e mi sfregavo gli occhi- non potevo credere che quella meraviglia fosse mia. Dopo un mese è sbucata la pancetta, che già si intuiva tra la tshirt ed i boxer.
Oggi, dopo 3 anni, ogni tanto mi sfrego gli occhi- non posso credere che quella strabordante meraviglia sia ancora mia. Insomma il giorno del matrimonio ho detto sì.
Due anni dopo, il tempo necessario alla decompressione da innamoramento, la frase si è completata:
Sì, HO SPOSATO UN DEFICIENTE!
e so con certezza che non sono l’unica: alcune lo affermano in modo sfrontato, altre abbozzano mezzi sorrisi."
Io, trattenendo a stento le risate per queste sue parole le ho chiesto:
"Ma si può dire? tuo marito non si offende?"
E lei:
"No, non si offende: è DEFICIENTE, ma OBIETTIVO. Sa che ho ragione! Se sono ancora con lui, devo essere sicuramente vittima di qualche sortilegio e aspettando il principe continuo a svegliarmi accanto al rospo"
Nella tua stanza, lo sentivo sarebbe stato diverso dal solito.
Non avevi bisogno di abiti particolari. Guardavo il tuo corpo.
Guardavo il tuo essere uomo.
Guardavo il pezzo di lenzuolo che fasciava la tua mascolinità.
Nella tua stanza, lo sentivo sarebbe stato diverso dal solito.
Mi hai preso per mano. Pelle contro pelle.
Sensazioni violente mi hai donato il tuo amore.
Profumo di uomo.
Era la mia prima volta ,la tua prima con me.
Cos’e’ una sensazione? Non puoi toccarla, respirarla, guardarla.. ma puoi sentirla, forte, dentro te.
Così, anche se non riesci a spiegarti il perché, senti che ti appartiene, che colora i tuoi giorni di meraviglia, che ti fa sorridere senza motivo, che ti rende felice per ogni banalità.
Ti parla all’orecchio come un vecchio saggio… e ti rasserena la vita.
1) non stupirmi per le cose che dice il TG
2) non mangiare dolci
3) non innamorarmi più di dieci volte al giorno
4) andare sul lungomare sabato mattina a correre e ossigenarmi
5) non comprare neanche un capo d’abbigliamento (la vedo dura)
6) lasciare da parte i libri dilettevoli per quelli istruttivi
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Un modo di vedere, di sentire. Dono ![]() Facoltà di trasmettere un alone che ![]() ![]() ![]() Un’arma per chi la possiede. ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Ti Sorrido. Sorrido e prendo la tua mano. Mani di un uomo che lavora, ruvide per il freddo. Il berretto copre i capelli. Sorridimi. Non riesco ad avere quella stretta |
Le dita scivolano via, nebbia che si scioglie sotto questo tiepido sole autunnale. Alzo lo sguardo, mentre cammino una foglia rossa mi si poggia accanto. Gli occhi la fissano e il cuore trema. Il pensiero scivola via, chiudo e riapro gli occhi. Perchè son già fuggita. E riprendo a camminare, pensando al tuo sorriso e ai tuoi occhi colore del cielo. |
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bacibaci
*romantica*